Sei in pensione? Sei libero da occupazione? Fai il volontario!

Con l’allungarsi della vita e del benessere molte persone in pensione decidono di dedicare le loro capacità e tempo all’interno delle associazioni di volontariato. Questo accresce la propria autoefficacia, aiuta a sentirsi ancora attivi nel mondo, con uno scopo preciso in sostituzione del lavoro. Inoltre, favorisce la socializzazione alleviando il senso di solitudine e abbandono.

Allo stesso modo se non sei occupato l’impegno volontario può essere un fattore d’integrazione sociale e culturale, e contribuire così a lottare contro il rischio di emarginazione di lunga durata.

Il sostegno a persone deboli, disabili e anziani è uno dei capisaldi dell’associazione; una parte sempre più importante dei servizi forniti riguarda il trasporto di persone bisognose di assistenza, o semplicemente l’accompagnamento di persone da e verso strutture sanitarie, socio-assistenziali, lavorative e formative.
I volontari in ambulanza per il trasporto non urgente sono sempre più utili e necessari, sia per le loro capacità “tecniche” nel trasporto di persone parzialmente o totalmente incapaci di autosufficienza, sia per la loro capacità di sostenere psicologicamente chi viene trasportato.
L’aspetto umano dei volontari in ambulanza per il trasporto privato o non di emergenza fa la differenza, sia per le persone trasportate che per i volontari stessi.

Questo tipo di volontariato consente a chi, per età e sensibilità, è restio a lavorare in situazioni di emergenza (118), ma sente di voler aiutare chi è in una situazione di difficoltà.

Requisiti:

  • 18-75 anni
  • cittadinanza italiana o permesso di soggiorno valido (è necessaria la padronanza della lingua italiana)

Disponibilità:

L’impegno minimo è di mezza giornata a settimana. Non c’è un impegno massimo. Spesso gli impegni vengono richiesti in anticipo ma a volte causa il basso numero di ambulanze disponibili a Milano, arrivano chiamate al centralino e se ci sono persone presenze si organizza al momento. La disponibilità è concordata singolarmente con l’organizzatore delle attività diurne.

Se vuoi proporti come volontario per i trasporti non ugenti in ambulanza: https://www.croceviola.org/contatti/

Benefici per i volontari della terza età:

Il rapporto fra anziani e volontariato è ampiamente bidirezionale. Gli anziani, infatti, non sono solo “fruitori” di volontariato all’interno dei servizi di assistenza, ma rappresentano anche e soprattutto una componente importante di chi svolge attività volontaria di aiuto alla persona.

La presenza degli anziani, o meglio delle persone in età adulta avanzata, nelle attività di volontariato è consistente, e tali attività uniscono il fare del bene agli altri al fare del bene anche e soprattutto a se stessi.

In effetti, diversi studi hanno dimostrato che gli adulti e gli anziani che si impegnano nel volontariato nel servizio sociale sperimentano benefici in termini di benessere e sopravvivenza. Recentemente è stata pubblicata una revisione sistematica dei risultati scientifici (Von Bonsdorff MB, Rantanen T. Benefici del volontariato formale tra gli anziani) sull’impatto del volontariato intrapreso da persone anziane; l’associazione tra attività volontaria e aumento della salute fisica e mentale, nonché riduzioni della mortalità, sono stati verificati, grazie a diversi studi, in oltre il 14% dei volontari.

Il volontariato è quindi sicuramente un’attività consigliata, non solo per motivi di solidarietà sociale e umana, ma anche per avere un impatto benefico su chi fa volontariato in età adulta, in quanto contribuisce a invecchiare di meno.